Famiglia

Immigrazione: a maggio 112 morti alle porte dell’Europa

Il mensile rapporto di Fortress Europe: 112 morti alle porte dell’Europa di cui 102 soltanto nello Stretto di Sicilia.

di Paul Ricard

Reportage dalla Grecia. I gommoni affondati dalla guardia costiera e i rifugiati somali e sudanesi bloccati ad Atene dalla Convenzione di Dublino ma a cui le autorità rifiutano l?asilo. E poi il caso Patrasso: 500 afgani costretti a vivere in una baraccopoli tentano ogni notte di nascondersi nei camion che si imbarcano per l?Italia. Storie di ordinari abusi e impunità. Storie di straordinario razzismo. Mentre in Italia si discute di reato di immigrazione clandestina e a Bruxelles si prepara l?approvazione definitiva della direttiva rimpatri.

?Ogni volta che entro in acqua sento l?angoscia salire allo stomaco. E penso che non sia affatto normale. Avanzo con cautela, in una piccola baia di Samos. Sono scalzo. E ho paura di toccare un cadavere sottacqua. Ho in mente le fotografie che mi hanno mostrato una settimana fa a Lesvos, in Grecia, di due bambini ripescati in mare. Ho in mente i racconti dei pescatori e la cronaca dell?ultimo mese, che parla di almeno 112 morti sulle rotte per l?Europa, di cui 102 soltanto nel Canale di Sicilia. Il corpo di una donna ritrovato sulla spiaggia di Maluk, a Lampedusa. Un?altro cadavere a Pozzallo, in provincia di Siracusa. Uno a Castel Vetrano, a Trapani. I 37 morti a Malta e i 50 a Teboulba, inTunisia. Cadaveri che galleggiano sopra questa grande fossa comune che è diventato il Mediterraneo ? almeno 12.180 morti negli ultimi 20 anni ?, senza che nulla si sappia delle loro imbarcazioni naufragate. Senza che nulla si sappia di quanti altri passeggeri erano a bordo e quanti siano i dispersi in mare. Come i 21 di Samos, lo scorso 16 maggio, di cui non è rimasta alcuna traccia se non una lettera autografata scritta dall?unico superstite…?

Il rapporto compelto su http://fortresseurope.blogspot.com


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